PESO E ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI: I NUOVI DATI DI OKKIO ALLA SALUTE

  • by: Valter Longo Foundation
  • Dicembre 17th, 2020

L’analisi della redazione di Fondazione Valter Longo Onlus

OKkio alla SALUTE è un’indagine molto importante in Italia, condotta su oltre 50.000 bambini della scuola primaria (III classe) per monitorare la situazione di peso e stile di vita infantile. I dati dell’ultima versione (VI, riferita alla primavera del 2019) sono disponibili da qualche settimana. Vediamoli insieme.
Purtroppo, i bambini italiani si trovano ancora in una situazione critica, con 3 bambini su 10 (29,8%) in sovrappeso, di cui 1 obeso (9,4%). Siamo secondi solamente a Cipro e quasi allo stesso livello della Grecia e Spagna. All’interno della nostra nazione, il maggior numero di bambini in eccesso di peso si conferma al Sud.
Un altro aspetto, che ci sta particolarmente a cuore, è che la prevalenza di obesità più elevata si osserva all’interno delle famiglie più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico. È principalmente a loro che la nostra Fondazione si rivolge, sia attraverso l’assistenza sanitaria gratuita in ambito nutrizionale, sia grazie a programmi di educazione e sensibilizzazione su temi legati alla salute e a una sana longevità; per questa ragione Fondazione Valter Longo Onlus realizza progetti educativi gratuiti per la Scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado con l’obiettivo di avvicinarli al mondo della corretta alimentazione fin da giovanissimi perché siamo convinti che ragazzi più consapevoli possano diventare i primi testimonial della salute e della longevità sana, suggerendo agli adulti le scelte migliori per stare bene e vivere a lungo. Se vuoi organizzare un webinar gratuito per la tua scuola scrivi a [email protected].

Lo studio esamina anche alcune delle abitudini più errate:

  • l’abitudine a saltare la prima colazione (8,7%) o a consumarla in maniera inadeguata (35,6%), che porta a consumare una merenda abbondante come spuntino mattutino (55,2%);
  • il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura (24,3%);
  • il consumo sporadico di legumi (il 38,4% li mangia meno di una volta alla settimana);
  • l’assunzione giornaliera di bevande zuccherate e/o gassate (25,4%), che però è diminuita rispetto agli ultimi dati;
  • il consumo di snack dolci per più di 3 giorni alla settimana (48,3%);
  • il consumo di snack salati per più di 3 giorni alla settimana (9,4%).

Forse non è un caso che proprio nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, culla della dieta omonima, ci siano i bambini con più eccesso di peso. Infatti, questo fenomeno è dovuto a una non corretta interpretazione della dieta mediterranea. Nell’indagine di OKkio alla SALUTE, non ci sono dati sul consumo di quegli alimenti potenzialmente molto sani, ma che per quantità e frequenza perdono i loro benefici e possono diventare poco salutari. Tra questi concentriamo l’attenzione su quelli ricchi di amido che il Professor Longo chiama “le 4 P”: pasta, pane, patate e pizza.
Da ricerche precedenti, come lo studio di riferimento in Italia INRAN-SCAI 2005-06 condotto sugli italiani di tutte le fasce di età, risulta che i bambini consumano circa 700 grammi di cibo che genera alti livelli di zucchero. Di questi, circa il 75% (cioè 520 grammi) vengono da pane, pasta, pizza, riso, patate, frutta e succhi di frutta, mentre solo il 25% proviene da torte e merendine, zucchero da cucina, gelati e bevande zuccherate. Gli alimenti ad alto contenuto di amidi producono rapidamente molti più zuccheri nel sangue rispetto a quelli prodotti dal cibo spazzatura e dalle bevande zuccherate gassate, che i bambini italiani sembrano consumare sempre di meno. In pratica, pane, pasta, pizza, riso, patate, frutta e succhi di frutta consumati giornalmente dai bambini italiani producono un livello di zucchero equivalente a 5 lattine di bevande gassate zuccherate al giorno sia per quantità sia per rapidità di rilascio nel sangue.
Altro aspetto importante è evitare la sedentarietà: il 20,3% dei bambini nel 2019 non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine e purtroppo i dati del 2020 non saranno migliori.

Qual’è la soluzione? Innanzitutto bisogna riconoscere il problema: non tutti i genitori sono consci che il proprio figlio è sovrappeso (solo il 59,7%), che non è attivo fisicamente (solo il 40,9%) o che mangia troppo (solo il 30,1%).
Per offrire il loro contributo e consigli utili per i bambini e le famiglie, i nutrizionisti di Fondazione Valter Longo Onlus hanno ideato una lista di indicazioni per evitare il sovrappeso e migliorare la salute dei più piccoli, perché la longevità inizia proprio da bambini.

FONTI
1.
OKkio alla SALUTE, VI edizione, 2019.
2. The Italian National Food Consumption Survey INRAN-SCAI 2005-06: Main Results in Terms of Food Consumption. 2009, «Publich Health Nutrition»
3. La longevità inizia da bambini. Vallardi editore, 2019

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