LE PROPRIETÀ SALUTARI DELL’OLIO DI COCCO

  • di: Fondazione Valter Longo
  • 25 Gennaio 2022

L’olio di cocco è considerato un “superfood” dai patiti di alimentazione sana. Esistono evidenze scientifiche che ne attestano le proprietà benefiche: stimola il metabolismo, svolge un’azione anti-batterica, rafforza il sistema immunitario, protegge da malattie cardio-vascolari e previene le patologie neuro-degenerative. Innanzitutto, una precisazione: essendo costituito da grassi saturi all’86,8% e poiché solido a temperatura ambiente, non si tratta di un olio, bensì di un grasso. Ecco perché va consumato con moderazione. Secondo le indicazioni della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), il consumo di grassi saturi non deve superare il 10% delle calorie introdotte giornalmente con la dieta.

QUALI SONO I BENEFICI DELL’OLIO DI COCCO
L’olio di cocco, nonostante contenga elevate quantità di grassi saturi, è benefico per la nostra salute, poiché contiene molti acidi grassi a catena media che svolgono una funzione protettiva contro demenze e declino cognitivo. In particolare, i ricercatori hanno concentrato le loro indagini sul ruolo dell’olio di cocco in relazione al morbo di Alzheimer, attestando che il consumo di 40 ml di olio di cocco migliora le funzioni cognitive in pazienti affetti da questa patologia. La stessa condizione era già stata riscontrata anche sui topi. Inoltre, la potenzialità neuro-protettiva dell’olio di cocco è stata sondata anche su un modello di tossicità neuronale. I risultati delle indagini hanno indicato che l’olio di cocco ha effetti protettivi nei confronti delle cellule cerebrali, grazie sempre agli acidi grassi a catena media. La ragione sembra imputata al fatto che essi si trasformano facilmente in corpi chetonici. Ovvero le stesse molecole che vengono prodotte in quantità durante il digiuno e che vengono utilizzate da parte del cervello come fonte di energia quando il glucosio scarseggia, proprio durante periodi di digiuno prolungato.

Inoltre, questi particolari acidi grassi di media lunghezza risultano più solubili di altri grassi e, di conseguenza, hanno modalità di assorbimento caratteristiche: non necessitando del processo di lipolisi promossa dagli acidi biliari, i grassi saturi a catena media presenti nell’olio di cocco, passano direttamente al circolo sanguigno, per essere assorbiti velocemente. Gli studi scientifici preliminari attestano che l’olio di cocco sia particolarmente digeribile e utile in caso di deficit degli enzimi che digeriscono i grassi come la lipasi pancreatica e gli acidi biliari, come pure in caso di malassorbimento e altre problematiche intestinali. In particolare, sarebbe la presenza di acido laurico a determinare queste proprietà protettive nei confronti dell’apparato gastro-intestinale.

Altre ricerche scientifiche dimostrano che gli acidi grassi a catena media contenuti nell’olio di cocco, inducono un maggiore senso di sazietà rispetto ai grassi a catena lunga, oltre a favorire la perdita di grasso corporeo a causa di un miglioramento della regolazione della temperatura corporea, favorendo in qualche modo il dimagrimento. Altri studi scientifici, poi, dimostrano che l’olio di cocco aumenta il livello di colesterolo buono HDL nel sangue. Riguardo a effetto dimagrante, diminuzione del giro vita e impatto dell’olio di cocco sul metabolismo lipidico sono ancora in corso studi di approfondimento. Infine, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che l’olio di cocco possiede proprietà anti-fungine e anti-batteriche, in relazione alla Candida albicans.

COME SCEGLIERE L’OLIO DI COCCO
Per avere benefici per la salute garantiti è bene scegliere un olio di cocco extra vergine di ottima qualità, preferibilmente da coltivazione biologica. Poiché l’olio di cocco ha un punto di fumo basso (175 °C) è bene non usarlo per la cottura, poiché può generare composti tossici per l’organismo. I nutrizionisti, in genere, consigliano di consumarlo a crudo come spuntino oppure a colazione spalmato su fette biscottate integrali.

FONTI
1. Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014; LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: LIPIDI.
2. Fernando WM et al.; The role of dietary coconut for the prevention and treatment of Alzheimer’s disease: potential mecanisms of action; British Journal of Nutrition 2015 Jul.
3. Hu Yang I; Coconut oil: non-alternative drug treatment against Alzheimer disease; Nutricion Hospitalaria 2015 Dec 1.
4. Rahim NS; Enhanced memory in Wistar rats by virgin coconut oil is associated with increased antioxidative, cholinergic activities and reduced oxidative stress. Pharm Biol. 2017 Dec.
5. Nafar F; Coconut oil protects cortical neurons from amyloid beta toxicity by enhancing signaling of cell survival pathways. Neurochem Int. 2017 May.
6. Cardoso DA et al.; A coconut extra virgin oil-rich diet increase HDL cholesterol and decrease waist circumference and body mass in coronary artery disease patients; Nutr Hosp. 2015 Nov.
7. Feranil AB et al.; Coconut oil is associated with a beneficial lipid profile in pre-menopausal women in the Philippines. Asia Pac J Clin Nutr. 2011.
8. Eyres L et al.; Coconut oil consumption and cardiovascular risk factors in humans; Nutr Rev. 2016 Apr.
9. Gunsalus KT et al.; Manipulation of Host Diet To Reduce Gastrointestinal Colonization by the Opportunistic Pathogen Candida albicans; mSphere. 2015 Nov.
10. Coconut Oil – Science-Based medicine 2013

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