Come ridurre l’età biologica e diminuire il rischio di sviluppare malattie croniche?

  • di: Fondazione Valter Longo
  • 28 Febbraio 2024

La nuova pubblicazione scientifica su Nature Communications svela quale forma di digiuno rende possibile questi risultati.

“Questo è il primo studio a mostrare che un intervento basato sul cibo che non richiede cambiamenti dietetici cronici o altri cambiamenti dello stile di vita può rendere le persone biologicamente più giovani.” Con questa dichiarazione il Professor Valter Longo riassume il messaggio principale di una nuova pubblicazione scientifica su Nature Communications (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38378685/).

Lo studio si basa sull’analisi di partecipanti a due diversi studi clinici, che hanno effettuato tre cicli di dieta mima-digiuno di 5 giorni. I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno seguito la dieta mima-digiuno hanno avuto come risultato una riduzione della loro età biologica e minor rischio di sviluppare una malattia legata all’avanzare dell’età come cancro, diabete e malattie cardiache.

I partecipanti erano quindi più sani e risultavano più giovani, di circa 2,5 anni.

In che cosa consiste lo studio

La dieta mima-digiuno, sviluppata presso la USC Leonard Davis School of Gerontology in California, USA, è una dieta innovativa progettata per simulare gli effetti del digiuno a sola acqua, fornendo comunque tutti i nutrienti essenziali. Il protocollo, clinicamente testato, consiste in un regime alimentare ipocalorico di cinque giorni ricco di grassi insaturi “salutari” e basso contenuto di proteine e carboidrati semplici. 

Meno malattie, grazie ai cicli digiuno e rialimentazione

Lo studio sottolinea, inoltre, come le strategie di intervento sui processi di invecchiamento dovrebbero iniziare precocemente nell’età adulta per mitigare efficacemente i danni cellulari e molecolari che si accumulano con il passare del tempo. Alternare i cicli di dieta mima-digiuno a periodi di rialimentazione nel lungo periodo facilita l’eliminazione delle componenti cellulari danneggiate e permette la rigenerazione cellulare, contrastando di fatto il deterioramento legato all’età.

La diminuzione dell’età biologica, quando si fanno 3 cicli di dieta mima-digiuno all’anno, tra i 50 e i 70 anni di età può arrivare a 11 anni in meno. 

Ricerche precedenti del Professor Longo hanno indicato che brevi cicli periodici di dieta mima-digiuno possono promuovere diversi benefici sul metabolismo. In particolare, un’ottimizzazione dei valori di colesterolo, pressione arteriosa, trigliceridi, glicemia, infiammazione e IGF-1 (un fattore di crescita insulino simile, che può essere considerato come un fattore di rischio per malattie oncologiche). Inoltre, sono soprattutto i partecipanti con valori iniziali elevati dei fattori di rischio quelli a sperimentare miglioramenti più pronunciati dopo l’intervento della dieta mima-digiuno, sottolineando il suo potenziale come approccio terapeutico personalizzato.

Il miglioramento di questi parametri permette di contrastare la sindrome metabolica, una condizione diffusa legata alla presenza di altre malattie e alla mortalità cardiovascolare.

I nuovi risultati, pubblicati sulla rivista Nature Communications, hanno rivelato che coloro che facevano parte del gruppo dieta mima-digiuno avevano minor grasso addominale ed epatico, un indicatore chiave della salute metabolica. I partecipanti mostravano anche un minor rischio di diabete, con, in particolare, una minore resistenza insulinica e livelli ridotti di emoglobina glicata (marcatori cruciali nel controllo del diabete).

Il nuovo studio conferma quindi come l’ottimizzazione di questi parametri abbassi il rischio di sviluppare le principali malattie croniche non trasmissibili come diabete, cancro, malattie cardiovascolari e malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.

Ringiovanimento del sistema immunitario

A tutto ciò si aggiunge anche un aumento del rapporto linfociti-mieloidi, indicatore di un sistema immunitario più giovane. Un aumento del rapporto linfociti-mieloidi indica, infatti, che nel sistema immunitario ci sono più linfociti, globuli bianchi che svolgono un ruolo cruciale nell’immunità adattativa, rispetto alle cellule mieloidi, coinvolte nell’immunità innata. Questo incremento viene interpretato come segno di un sistema immunitario più giovane o attivo. Poiché i linfociti sono associati a risposte immunitarie specifiche e mirate, un maggior rapporto suggerisce una maggiore efficienza del sistema immunitario nel rispondere alle sfide esterne.

La dieta mima-digiuno, leggendo dunque i dati pubblicati da tale innovativa ricerca scientifica, sembra esercitare effetti positivi sul profilo immunitario, con prove che suggeriscono impatti ringiovanenti sul sistema immunitario, simili a quanto osservato negli studi sugli animali.

Spesso, infatti, l’invecchiamento è accompagnato dall’immunosenescenza, caratterizzata da produzione e funzione alterate delle cellule immunitarie, che portano a una maggiore suscettibilità alle malattie. 

I risultati del nuovo studio sembrano essere indipendenti dalla perdita di peso, che viene ottenuta con la restrizione calorica. L’effetto non è quindi secondario alla perdita di peso, ma specifico di questo protocollo.

In conclusione, le prove accumulate sembrano supportare il ruolo della dieta mima-digiuno come intervento promettente per promuovere l’estensione della salute e mitigare il declino della salute legato all’età. Ulteriori ricerche e studi longitudinali sono necessarie per chiarire gli effetti a lungo termine e ottimizzare l’implementazione di detto regime per strategie personalizzate di gestione della salute.

Come mangiare tra un ciclo di digiuno e l’altro?

Anche l’alimentazione di tutti i giorni, nel suo complesso, influisce sulla salute a lungo termine. Studi sull’invecchiamento e la nutrizione in organismi semplici, roditori, scimmie e esseri umani hanno permesso di collegare la longevità a vie metaboliche e di crescita conservate per delineare il loro ruolo nell’invecchiamento e nelle malattie legate all’età. Una strategia nutrizionale praticabile ed efficace nel ritardare l’invecchiamento e/o prevenire le malattie è la “Dieta della Longevità”. Le caratteristiche si basano sull’analisi di studi scientifici ma anche sulle abitudini dei centenari sani. La personalizzazione della dieta della longevità, che comprende anche la dieta mima-digiuno , è cruciale nell’ottimizzazione della durata della vita e la salute. È importante, per qualsiasi forma di digiuno, essere seguiti da un professionista esperto nell’applicazione di tali protocolli, visti gli alti rischi del fai da te. Per valutare strategie personalizzate, i nutrizionisti dell’European Longevity Institute della Fondazione Valter Longo Onlus, formati dal Professor Valter Longo, sono disponibili all’email [email protected] .

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