PUNTI LONGEVITÀ PER LA TERZA E QUARTA ETÀ

  • di: Fondazione Valter Longo
  • 28 Gennaio 2021

Come indica la stessa Organizzazione mondiale della sanità, un fattore di rischio per le molte malattie non comunicabili (cancro, diabete, malattie cardiovascolari, autoimmuni come la sclerosi multipla e neurodegenerative come l’Alzheimer) è l’invecchiamento. Per esempio, il National Institute of Health -National Cancer Institute statunitense ha osservato che un quarto dei nuovi casi diagnosticati negli Stati Uniti nel 2015 riguardava persone tra i 65 e 74 anni e l’età media per la diagnosi è di 61 anni per il tumore al seno, 66 anni per il cancro alla prostata, 68 anni per quello al colon-retto, 70 anni per il tumore ai polmoni.

… La popolazione mondiale sta sempre più invecchiando. L’OMS ha analizzato come tra il 2015 e il 2050 la popolazione over 60 aumenterà dal 12% al 22% e nel 2050 le persone oltre i 60 anni saranno in numero superiore ai bambini di meno di 5 anni. Se guardiamo all’Italia, secondo i dati dell’ISTAT, nel 2019 vivevano più di 7 milioni di anziani, l’11,7% della popolazione. Ci troviamo, quindi, in una fase piuttosto critica per la salute pubblica presente e futura sia a livello mondiale che italiano.

Anche la recente pandemia Covid-19 ha chiaramente dimostrato come l’aumentare dell’età dei casi implichi anche un incremento della letalità. Ad esempio, in Italia, l’ISTAT analizza come:
negli uomini con 80 anni e oltre si passa da una flessione della mortalità del 3,5% (gennaio-febbraio 2020) a un aumento del 62% (marzo 2020) e del 47% (aprile 2020);
nelle donne della stessa età la variazione dei decessi, rispetto alla media 2015- 2019, va dal -7,4% (gennaio-febbraio 2020) al +41,6% (marzo 2020) e al +49,5% (aprile 2020).
Inoltre, troviamo un’eccesso di decessi, più accentuato a marzo, per gli uomini di 65-79 anni residenti al Nord (+131% vs 77,9% delle donne nella stessa classe di età e ripartizione). In aggiunta, i dati che riguardano le caratteristiche dei pazienti deceduti positivi ci indicano che hanno un’età mediana di 80 anni, circa 30 anni in più rispetto all’età media di coloro che hanno contratto il virus.
Ciò è anche dovuto a un maggior numero di patologie croniche con cui convive una gran parte della popolazione anziana. In Italia, ad esempio, circa il 42,3 % degli uomini con più di 75 anni e il 42,3% delle donne soffre di 3 o più malattie croniche e il 22% sperimenta gravi limitazioni alle attività quotidiane.

Prevenzione e supporto alle terapie
Risulta quindi logico e necessario oggi più che mai intervenire sull’invecchiamento, rispetto a seguire un percorso basato, invece, sulla prevenzione e cura di singole malattie. Questo metodo potrebbe essere maggiormente efficace per proteggerci da molte problematiche future e farci vivere bene sia ora che in seguito, agendo sul programma di longevità del nostro corpo e, in tal modo, riducendo l’eventualità che molte patologie si manifestino.

Esistono molti elementi che possono influire sulla probabilità che insorgano certe malattie o che la nostra sopravvivenza sia in serio pericolo quali vita sedentaria, cattiva alimentazione, corredo genetico. Dallo studio dei geni e delle vie metaboliche che regolano l’invecchiamento (Tor-S6K, GH-IGF-1 e PKA), sono stati identificati gli zuccheri, le proteine e gli amminoacidi come principali attivatori e quindi acceleratori del processo che ci porta ad invecchiare.

Osservare quindi come diversi regimi alimentari hanno un influsso e controllano questi geni, il programma di longevità e varie patologie è un passo importante per comprendere lo sviluppo di diversi tipi di malattie oltre che riprogrammare e ottimizzare la longevità del nostro corpo. L’alimentazione sembra essere, di conseguenza, il fattore principale sul quale possiamo avere controllo per potere vivere fino a cent’anni sani. Infatti, parte dei casi riconducibili a malattie quali ad esempio il diabete, diverse tipologie tumorali e le malattie cardiovascolari potrebbe essere agevolmente contrastata, sulla base di studi scientifici accurati e riconosciuti, attraverso utili e fondamentali modifiche alla nutrizione e allo stile di vita, focalizzate sulla longevità sana e sul raggiungimento di un’esistenza sostenibile per se stessi e anche per il pianeta.

Punti longevità per la Terza e Quarta Età

La Fondazione Valter Longo ha deciso di offrire una risposta e un supporto a un’emergenza, non solo italiana ma anche mondiale, aiutando il pubblico ad adottare uno stile di vita bilanciato, longevo e sostenibile e offrendo un sostegno alla cure della malattie, grazie al profonda preparazione scientifica dei suoi collaboratori, maturata sia in Italia che all’estero in importanti università e centri di ricerca. Per questo motivo, la Fondazione si è impegnata nella creazione di “Punti longevità per la Terza e Quarta Età”, in particolare nelle RSA, grazie anche alla collaborazione di partner quali la Fondazione casa di riposo L. e A. Agostoni Onlus di Lissone.

Gli obiettivi di questo interessante progetto di forte utilità sociale sono di:
1) iniziare con tutti un percorso all’insegna della longevità sana grazie a un graduale miglioramento della qualità e dello stile di vita tramite interventi nutrizionali e di stile di vita (con anche attenzione all’esercizio fisico) per gli anziani coinvolti;
2) garantire un ulteriore supporto alle terapie standard per far sì che anche gli anziani in condizioni critiche di salute possano vivere al meglio.

Le attività create ed offerte si riferiscono a:
Assistenza nutrizionale per gli anziani, soprattutto nelle RSA, con supporto e visite nutrizionali personalizzate, comprensive di un piano nutrizionale dettagliato e che mostrano particolare cura nel seguire i pazienti che soffrono di diversi tipi di patologie.
Attività di sensibilizzazione ed educazione, in particolare grazie alla creazione di corsi/webinar/incontri per professionisti nell’ambito sanitario, quali coloro che sono impegnati nella cura degli anziani e nelle RSA fornendo informazioni riguardo: il processo di invecchiamento; il concetto di longevità sana e i suoi pilastro; età, alimentazione e stile di vita quali fattori di rischio per molte malattie; esempi di centenari, le Zone Blu e lo stile di vita; densità calorica degli alimenti; nutrizione, attività fisica e consigli utili per la terza e quarta età.
Servizio di consulenza da parte dei nutrizionisti specializzati nella Dieta della Longevità per definire i programmi alimentari delle mense e del servizio ristoranzione delle RSA e centri per anziani e per consigliare la migliore scelta delle forniture legate ai distributori di cibo e bevande, nel rispetto dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) per la ristorazione collettiva, oltre che organizzare eventi formativi per chi si occupa del servizio mensa e della fornitura di prodotti nelle RSA e nei centri rivolti alla “Terza e Quarta età”.

Il profondo desiderio della Fondazione, dei suoi “Punti longevità per la Terza e Quarta Età”e dei suoi partner, quali la Fondazione casa di riposo L. e A. Agostoni Onlus di Lissone, è di garantire supporto a tutti e in particolare alle categorie più vulnerabili e tragicamente colpite, anche dalla recente pandemia, quale gli anziani, al fine di offrire l’opportunità a tutti di vivere al meglio in ogni singolo momento e soprattutto in un periodo delicato quale la terza e quarta età.

FONTI

World Health Organization/Europe. “Risk factors of ill health among older people”. https://www.euro.who.int/en/health-topics/Life-stages/healthy-ageing/data-and-statistics/risk-factors-of-ill-health-among-older-people

NIH- National Cancer Institute. “Age and Cancer Risk”. April, 29th, 2015. https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/age

World Health Organization. “Ageing and health”. 5 February 2018. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/ageing-and-health

ISTAT. “Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente periodo gennaio-novembre 2020.” 3012..2020. https://www.istat.it/it/files/2020/12/Rapp_Istat_Iss.pdf

ISS-ISTAT. “Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia.” 02.12.2020. https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_2_dicembre.pdf

ISTAT “Infografica sugli aspetti di vita degli anziani con 75 anni e più”. 27.04.2020 https://www.istat.it/it/archivio/241890

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