Due tazze di caffé un’ora prima dello sport migliorano la performance

  • di Fondazione Valter Longo Onlus
  • 21 Dicembre 2021

Dalla ricerca scientifica arriva l’ennesima conferma sui benefici del caffè in ambito sportivo. Una revisione di numerosi studi precedenti ha confermato che la caffeina migliora la performance sportiva sotto vari aspetti (resistenza, forza, velocità, potenza, salti etc.), anche se dose ed efficacia variano da persona a persona. I risultati della vasta analisi condotta dai ricercatori australiani della VU – Victoria University of Melbourne (Australia), sono stati pubblicati su British Journal of Sports Medicine (marzo 2019).

 

LA CAFFEINA AIUTA A MIGLIORARE GLI SPORT AEROBICI

Si è trattato una tipologia di revisione definita “ombrello” relativa a un totale 11 revisioni di 21 metanalisi, portate avanti per 15 anni tra il 2004 e il 2018, analizzando in media 19 studi per ogni singola review. In generale, si è visto che la caffeina contribuisce a migliorare resistenza e potenzia soprattutto negli sport aerobici (rispetto a quelli anaerobici). In particolare, è un valido sostegno nell’aumentare resistenza e forza muscolare, prestazione nei salti, velocità di azione, potenza anaerobica e resistenza aerobica.

 

Nello specifico, i ricercatori hanno osservato un effetto ergogenico (potenziante) della caffeina sulla forza, in tre revisioni che comprendevano ognuna in media 13 studi differenti. Altre due revisioni (per un totale di 39 studi analizzati), hanno rilevato un’azione positiva della caffeina sulla resistenza. Una revisione, poi, ha esaminato il suo effetto sull’altezza nel salto in alto. Un’altra, infine, ha osservato l’efficacia sull’aumento della velocità nella corsa, nel ciclismo e nel canottaggio.

 

LA DOSE GIUSTA NON ESISTE

Per i suddetti motivi ormai noti nel mondo dello sport, l’assunzione di caffeina anche con integratori è molto diffusa tra gli sportivi di tutte le categorie. In passato, la caffeina era considerata una sostanza dopante, invece, nel 2004 l’Agenzia Mondiale antidoping ha eliminato definitivamente la caffeina dall’elenco delle sostanze proibite nelle competizioni. Da allora, il consumo di caffeina da parte degli atleti è aumentato. Tanto che uno studio risalente al 2011 ha riportato che circa il 75% dei campioni di urina di atleti partecipanti alle Olimpiadi contenevano livelli misurabili di caffeina.

 

Anche se il caffè rappresenta la bevanda a base di caffeina più diffusa al mondo, non viene studiato come potenziatore delle prestazioni fisiche durante l’attività motoria. La dose ottimale di caffeina da assumere, infatti, non è ancora stata determinata dagli esperti. La quantità di caffeina dipende da diverse variabili e cambia in base a: tipo di chicco di caffè, metodo di preparazione, grandezza della tazza, marca utilizzata e anche da eventuali aromi aggiunti. In ogni caso, secondo i ricercatori che si sono occupati della revisione, si può stabilire una sorta di “regola generale” per cui due tazze di caffè, bevute circa un’ora prima dell’allenamento o di una gara, dovrebbero esercitare un effetto potenziante nella maggior parte dei soggetti, ma la dose giusta di caffeina varia da persona a persona.

 

 

FONTI

 

Jozo Grgic ET AL. – Wake up and smell the coffee: caffeine supplementation and exercise performance—an umbrella review of 21 published meta-analyses – British Journal of Sports Medicine

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