MELOGRANO AMICO DELL’INTESTINO, NELLA CURA DI COLITE ULCEROSA E MORBO DI CROHN

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 5 Aprile 2022
Un aiuto che arriva dalla Natura per la cura delle malattie infiammatorie intestinali.I ricercatori hanno individuato in un metabolita microbico derivante dal melograno una possibile via per sviluppare nuove terapie per curare Morbo di Crohn e colite ulcerosa. Questo grazie a una ricerca condotta da un team di esperti dell’InStem (Insitute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine) di Bangalore in India, in collaborazione con l’University of Loisville negli USA. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Communications (gennaio 2019).

LA FLORA BATTERICA PRODUCE LA MOLECOLA CURATIVA

La molecola in questione è l’,urolitina A, che non è presente nel frutto stesso, ma viene prodotta da parte del microbiota intestinale attraverso la metabolizzazione di alcuni polifenoli contenuti nei chicchi di melograno. I ricercatori hanno scoperto che l’urolitina A (uroA) e il suo analogo sintetico (UAS03) mostrano potenti attività anti-infiammatorie, anti-ossidanti e anti-invecchiamento.

Dall’analisi dei dati emerge che uroA e UAS03 migliorano significativamente la funzione della barriera intestinale, inibendo così l’infiammazione in loco. Questo perché i due composti favoriscono l’aumento delle proteine che rinforzano il tessuto epiteliale dell’intestino stesso, ripristinando l’integrità della barriera intestinale. In tal modo, si riduce la permeabilità intestinale che causa infiammazione e porta a degenerazioni patologiche tipiche di colite e Morbo di Crohn.

DAL LABORATORIO LE BASI PER I PROSSIMI STUDI

La presente ricerca è stata condotta attraverso studi-preclinici, grazie a una serie di esperimenti in vitro e in vivo. È proprio così che i ricercatori hanno potuto verificare che uroA e UAS03 inducono a ridurre la permeabilità dell’intestino, andando a ripristinare la barriera epiteliale. Questa prima indagine pone le basi per progredire nella ricerca scientifica attraverso trial clinici sull’uomo.

L’intento finale dei ricercatori è quello di poter sviluppare nuovi trattamenti farmacologici per la cura di malattie infiammatorie dell’intestino, come colite ulcerosa e Morbo di Crohn. Patologie croniche che affliggono milioni di persone nel mondo, di cui circa 200mila in Italia.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Rajbir Singh et Al – Enhancement of the gut barrier integrity by a microbial metabolite through the Nrf2 pathway – Nature Communications, January 2019

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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