Che cos’è l’obesità?

  • di Fondazione Valter Longo Onlus
  • 3 Marzo 2022

DEFINIZIONE

L’obesità è una malattia che si caratterizza per un accumulo patologico di grasso corporeo con conseguenze importanti per lo stato di salute e la qualità di vita.

L’obesità è più comunemente misurata utilizzando la scala dell’indice di massa corporea (BMI). L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il BMI come: “un indice dato dal rapporto tra il peso e l’altezza” che è comunemente usato per classificare sottopeso, sovrappeso e obesità negli adulti.

Queste categorie vengono definite utilizzando dei punti limite: un individuo con un BMI compreso tra 25,0 e 30,0 è considerato “sovrappeso”; se il BMI è maggiore di 30,0 viene definito “obeso”.

PROBLEMA

Se fino a poco tempo fa l’obesità rappresentava una calamità pei i Paesi più ricchi del mondo, oggi si è evoluta ad una questione che abbraccia tutti i livelli di reddito, diventando uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale. Essa incide in maniera decisa sulla durata della vita perché si accompagna spesso a una numerosa serie di comorbidità, cioè una sovrapposizione e influenza reciproca di più patologie connesse fra di loro, tra le quali: diabete, ipertensione, dislipidemia, malattie cardio e cerebrovascolari, tumori, disabilità.

NUMERI

Se guardiamo i dati riguardo la situazione a livello mondiale, circa il 39% della popolazione adulta è in sovrappeso o obesa1. Da uno studio in collaborazione con ISTAT, emerge che in Italia il 46% degli adulti, quindi più di un terzo della popolazione è in sovrappeso, mentre 1 persona su 10 è obesa. La percentuale di popolazione in eccesso di peso cresce all’aumentare dell’età; esistono inoltre delle differenze di genere in quanto le donne presentano un tasso di obesità inferiore (9,4%) rispetto agli uomini (11,8%)2.

CAUSE

A livello di base, l’aumento di peso, che alla fine porta al sovrappeso o all’obesità, è determinato da un disequilibrio energetico: quando assumiamo più energia rispetto a quella spesa per mantenere le funzioni vitali e svolgere le attività quotidiane, si finisce col prendere peso.

Ciò significa che ci sono due potenziali fattori trainanti dell’aumento dei tassi di obesità negli ultimi decenni: un aumento dell’assunzione di calorie, ovvero mangiamo di più; oppure spendiamo meno energia nella vita quotidiana attraverso livelli di attività inferiori. In pratica mangiamo di più, e ci muoviamo di meno.

Per affrontare l’obesità sono necessari interventi che affrontino entrambe le componenti: assunzione e spesa energetica.

Nell’ultimo secolo, ma in particolare negli ultimi 50 anni, nella maggior parte dei Paesi il consumo di cibo è quindi aumentato. Inoltre, la grande disponibilità di prodotti conservati, raffinati e pronti al consumo così come l’aumento della sedentarietà, hanno messo a dura prova l’adozione di un regime alimentare sano e uno stile di vita attivo.

Questi dati mettono in luce la necessità di programmare interventi mirati, soprattutto in termini di prevenzione e cura di questa malattia, sempre più dispendiosa dal punto di vista medico, economico e anche di impatto sociale.

  • È fondamentale apportare modifiche allo stile di vita seguendo delle solide basi come i pilastri della longevità, che attingono alle regole d’oro della tavola dei centenari e degli anziani più longevi e che ci possono aiutare a ridurre l’eccesso di grasso, riportando gradualmente il proprio peso nella norma. Nei prossimi articoli elaborati per voi dalla redazione di Fondazione Valter Longo, andremo più a fondo sul tema dell’obesità, e dedicheremo un intero articolo ai consigli per poter prevenire e contrastare questa condizione così diffusa e pericolosa.https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/obesity-and-overweight
  • https://www.epicentro.iss.it/obesita/epidemiologia-italia

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