INVECCHIAMENTO E SFIDE DELLA MEDICINA

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 9 Maggio 2019
Sulla ricerca scientifica che studia l’invecchiamento si basa anche la risoluzione di problematiche di carattere clinico. Per ottimizzare prevenzione e cura di svariate patologie, infatti, è necessario conoscere le cause delle malattie a livello cellulare e molecolare. Lo studio della biochimicaci permette di capire come ristabilire appieno il corretto e sano funzionamento di cellule e molecole in caso di disfunzioni.

LA BIOCHIMICA AL SERVIZIO DELLA MEDICINA

Grazie allo studio incrociato di biochimica e genetica dell’invecchiamento, da un lato, e l’impiego di strategie basate sui processi di protezione delle cellule per risolvere problemi medici, dall’altro, si è arrivati a scoprire la diversa resistenza e sensibilizzazione allo stress delle cellule in caso di digiuno prolungato. Il professor Valter Longo e il team di ricercatori del suo laboratoriohanno concentrato la loro attenzione proprio in tal senso, mettendo a confronto cellule sane con cellule tumorali.

In particolare, grazie alle loro sperimentazioni, i ricercatorihanno scopertouna diversa risposta allo stress da parte di cellule normali e cellule malate. Quando vengono “affamate”, le cellule sane sono spinte ad attuare una modalità di protezione elevata; mentrele cellule cancerosesi comportano in modo opposto ediventano molto vulnerabili a chemioterapia e altre terapie anti-tumorali. Le stesse strategie potrebbero essereapplicabili anche ad altre patologie croniche come diabete, malattie cardio-vascolari, neuro-degenerative e autoimmuni.

GLI ENTI DI RICERCA VOTATI ALLA LONGEVITÀ

La USC(University of Southern California) di Los Angeles ospita laLeonard Davis School of Gerontology, che è il più importante e antico istituto al mondo dedicato alla ricerca e alla didattica sull’invecchiamento, dove lavorano studiosi dell’invecchiamento umano della portata di Caleb Finch(tra i massimi esperti mondiali per la ricerca scientifica in questo ambito, specializzato in biologia cellulare e morbo di Alzheimer). Sempre all’interno della USC, Valter Longo ha fondato il Longevity Institute, dovesono impegnati numerosi scienziati e clinici, uniti nell’intento comune di perseguire il benesseredegli individui e farli vivere più sani e a lungo possibile.

È proprio qui che la ricerca sulla biochimica dell’invecchiamento si unisce alla ricerca in campo medico. Il Longevity Institute, infatti,ha avviato unacollaborazione con un altro importante ente a livello mondiale: il Buck Institute for Aging Research, guidato dal pioniere della genetica dell’invecchiamento Brian Kennedy. I due istituti vantano un totale di oltre 40 scienziati che, insieme alle centinaia di ricercatori e studenti, rivolgono le loro indagini al campo dellabiomedicina dell’invecchiamento. Gli studi portati avanti in questi importanti istituti hanno consentito di arrivare a una conoscenza molto più approfondita delle basi e degli aspetti clinici legati alle malattie croniche connesse all’invecchiamento.

N campo della biochimica dell’invecchiamento associata alla ricerca in ambito clinico, poi, in Italia, abbiamo uno tra i più importanti istituti di ricerca sul cancro in Europa: l’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano, dove Valter Longo dirige il Programma Oncologia e Longevità. Qui le ricerche sono concentrate in particolar modo sull’individuazione dei meccanismi che portano all’invecchiamento cellulare e alla correlazione con l’insorgere dei tumori, come pure alla protezione differenziale di cellule sane e tumorali. La connessione tra i nutrienti introdotti con l’alimentazione e i geni che regolano la protezione è al centro dell’attenzione dei ricercatori. È stato dimostrato che la privazione di alcuni nutrienti protegge le cellule sane e promuove la morte delle cellule cancerose, oltre a stimolare la rigenerazione cellulare. L’effetto complessivo è un’azione anti-tumorale, collegata a un potenziamento del sistema immunitario.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Valter Longo, La dieta della longevità, Vallardi Editore 2016

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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Partecipano alla redazione:
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Alessandra Fedato
Maria Liliana Ciraulo
Corinna Montana Lampo
Cristina Villa

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