BAMBINI CHE VANNO A PIEDI A SCUOLA SONO MENO OBESI

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 8 Agosto 2019
Uno studio condotto da un team di ricercatori inglesi dell’University of Cambridge, nel Regno Unito, ha rivelato che gli alunni che si recano a scuola a piedi o in bicicletta sono a minor rischio di sviluppare obesità o avere problemi di sovrappeso, rispetto ai bambini che vengono accompagnati in auto o prendono i mezzi pubblici. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati su BMC Public Health (maggio 2019). La ricerca è stata finanziata in parte dal Wellcome Trust, dall’Economic and Social Research Council (ESRC) e dal Gonville and Caius College di Cambridge.

LO STUDIO CHE HA COINVOLTO I BAMBINI INGLESI

In questa nuova indagine, sono stati analizzati i dati raccolti dall’University College London, dal 2010 al 2013 Lo studio denominato Size and Lung Function in Children (SLIC), ha coinvolto un campione eterogeneo di oltre 2mila ragazzini delle scuole primarie di Londra e dintorni. I ricercatori hanno preso in considerazione le loro abitudini sugli spostamenti nel recarsi a scuola, in relazione alle loro caratteristiche fisiche. È emerso che quasi la metà degli studenti era abbastanza attiva, con almeno uno sport praticato regolarmente. Tra questi, inoltre, una buona parte aveva anche l’abitudine di andare a scuola a piedi o in bicicletta. Tutti gli altri alunni, invece, si recavano a lezione in auto oppure con i mezzi pubblici.

Secondo i risultati dello studio, i ragazzini che andavano a scuola a piedi o in bici, hanno sviluppato meno massa grassa e, quindi, una diminuita probabilità di diventare obesi. La semplice attività di camminare, oltre che essere una scelta green, aiuta i bambini a prevenire il sovrappeso. I risultati sono stati i medesimi, indipendentemente dai quartieri di provenienza, dall’etnia o dal background socio-economico di appartenenza dei ragazzini partecipanti allo studio.

UN NUOVO APPROCCIO DI ANALISI

La novità di questo studio è che, invece di utilizzare l’Indice di Massa Corporea, impiegato come indicatore di obesità, i ricercatori hanno adottato un metodo alternativo. In questo caso, infatti, le quantità di massa grassa (cellule adipose) e massa magra (muscoli) sono state stimate mettendole in relazione con la quantità di attività fisica svolta. Senza considerare il movimento svolto durante le ore di educazione fisica a scuola, gli studiosi hanno distinto due tipi di lavoro fisico svolto da ogni scolaro: la frequenza nella pratica di uno sport extra-scolastico e il movimento eseguito ogni giorno per arrivare a scuola.

La scelta di adottare questo nuovo approccio di misurazione è stata dettata dal fatto che l’Indice di Massa Corporea rappresenta un dato limitante, poiché nel calcolo rientra anche la massa muscolare, senza distinguerla da quella grassa. Così facendo, i ragazzi più attivi sarebbero risultati, paradossalmente, anche quelli più inclini all’aumento di peso. Questo perché in chi pratica sport e si muove parecchio, aumenta la massa corporea, compresa quella muscolare.

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FONTI

  1. Bosch LSMM et Al. – Associations of extracurricular physical activity patterns and body composition components in a multi-ethnic population of UK children (the Size and Lung Function in Children study): a multilevel modelling analysis – BMC Public Health (May 2019)
  2. Children who walk to school less likely to be overweight or obese, study suggests – University of Cambridge (data ultimo accesso 23.07.2019)

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