DIABETE DI TIPO 2: LA DIETA MEDITERRANEA MIGLIORA LE FUNZIONI CEREBRALI

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 25 Luglio 2019
Le persone affette da Diabete di tipo 2 nel mondo sono sempre di più, a causa di diete squilibrate, stile di vita sedentario e obesità. Tutti fattori che portano a sviluppare la malattia diabetica. Diverse ricerche scientifiche, infatti, attestano che seguire modelli alimentari di tipo “occidentale”, ricchi di carni rosse, cereali raffinati, dolciumi e cibi trasformati porta ad aumentare il rischio di diabete di tipo 2. Mentre seguire regimi alimentari salutari, ricchi di verdure, ma poveri di carni rosse e latticini, invece, riduce il rischio di sviluppare il diabete. Un nuovo studio ha analizzato la relazione della dieta mediterranea con le funzioni cognitive nelle persone affette da diabete di tipo 2.Si tratta del Boston Puerto RicanHealth Study, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Diabetes Care (maggio 2019).

DIETA MEDITERRANEA, DIABETE E CAPACITÀ COGNITIVA

Sono svariati gli studi scientifici in cui è stato analizzato il collegamento della dieta mediterranea con la salute di cuore e cervello, oltre che la minore incidenza di diabete di tipo 2. Recentemente, un gruppo di ricercatori statunitensi dell’Harvard TH Chan School of Public Health di Boston ha concentrato le indaginisui benefici cognitivi che la dieta mediterranea può generare, in modo differente, su diabetici e non-diabetici.

Si partedal presupposto che una dieta mediterranea, costituita da largo consumo di verdura, frutta, cereali integrali, legumi, pesce e olii ricchi di grassi sani, rappresenta un regime alimentare benefico per tutti, indipendentemente da essere affetti o meno da diabete. I cibi caratteristici della dieta mediterranea, infatti, sono ricchi di vitamine e minerali, antiossidanti che riducono infiammazione e ossidazione delle cellule neuronali e, quindi, fondamentali per il sostegno della funzione cerebrale. Inoltre, nei diabetici seguire una dieta mediterranea, oltre a tenere sotto controllo i livelli di glicemia, può migliorare le funzioni cognitive.

ANALISI DI ABITUDINI ALIMENTARI IN RELAZIONE A SALUTE DEL CERVELLO

I ricercatori hanno monitorato per 2 anni 913 individui, di cui il 46% era affetto da diabete di tipo 2. Sono state prese in considerazione le abitudini alimentarie, tramite specifici test attitudinali, sono state analizzate memoria, funzione cognitiva e funzione esecutiva. Per quanto riguarda le valutazioni dietetiche, gli studiosi hanno attribuito dei punteggi al tipo di regime alimentare seguito dai partecipanti, in relazione al consumo di cibi tipici della dieta mediterranea e altri due programmi alimentari per la salute del cuore, tra cui la dieta DASH (DietaryApproaches to Stop Hypertension), consigliata dall’American Heart Association, anch’essa ricca di frutta, verdura, cereali integrali e latticini magri, con moderate quantità di legumi, frutta secca, semi oleosi, pesce e carni bianche, limitando carne rossa, cibi fritti e dolciumi.

Dall’analisi dei dati risulta che nei soggetti sani (senza diabete) una stretta aderenza nel seguire la dieta mediterranea è stata collegata a miglioramenti nella memoria, ma non a variazioni nella funzione cognitiva. Nei soggetti diabetici, invece, l’aderenza alla dieta mediterranea ha risvolti positivi su una vasta gamma di funzioni nella salute cerebrale a livello generale. In particolare, chi aveva seguito strettamente il regime alimentare mediterraneo, ha avuto miglioramenti e benefici a livello della funzione cognitiva, nel riconoscimento delle parole e abilità nel clock-drawing test (utilizzato per identificare segni di problematiche neurologiche, come forme di demenza e morbo di Alzheimer).

ANCHE IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA È IMPORTANTE PER IL CERVELLO

Inoltre, tra i partecipanti affetti da diabete, i benefici sul cervello, grazie alla dieta mediterranea, sono stati osservati nei soggetti che avevano livelli di glicemia stabili, fin dall’inizio dello studio oppure che hanno avuto miglioramenti di questo parametro ematico nel corso dei 2 anni dell’indagine. Mentre non sono stati rilevati benefici a livello neuronale negli individui diabetici che non avevano i livelli di glucosio sotto controllo. Gli esperti concludono dicendo che sia l’aderenza alla dieta mediterranea sia il controllo della glicemia, porta miglioramenti della funziona cognitiva nei soggetti diabetici.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Mattei J. et Al. – The Mediterranean Diet and 2-Year Change in Cognitive Function by Status of Type 2 Diabetes and Glycemic Control – Diabetes Care (May 2019)

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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