DIETA MIMA DIGIUNO: ISTRUZIONI PER L’USO

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 8 Luglio 2019
La Dieta Mima Digiuno (DMD) è un regime alimentare di restrizione calorica messa a punto dal professor Valter Longo e la sua equipe, dopo più di 25 anni di ricerche. La sua versione semplificata, testata su oltre 100 individui, nel corso di uno studio clinico presso il Keck Hospital della USC (University of Southern California), ha lo scopo di offrire a medici e nutrizionisti, informazioni generali di utilità pratica nel seguire i pazienti. La DMD testata clinicamente ormai in oltre 100.000 persone, e commercializzata tramite il kit, contienetutto il necessario per alimentarsi nei 5 giorni di dieta. Il kit della DMD, infatti, consiste in una formulazione ben precisa che include ingredienti specifici, oltre che indicazioni sui dosaggi, in base al peso corporeo e altri parametri.

IN COSA CONSISTE LA DIETA MIMA DIGIUNO

Il primo giorno di DMD l’introito calorico è pari a 1.100 calorie: 500 derivanti da carboidrati complessi (verdure), 500 da grassi sani (frutta a guscio e olio di oliva), più 25 grammi da proteine di origine vegetale. La DMD comprende un integratore multi-vitaminico/minerale e uno di omega 3/6. The senza zucchero (fino a 3-4 tazze) e acqua a volontà. Alimenti che vanno suddivisi tra colazione, pranzo e cena, oppure in due pasti e uno spuntino. Dal secondo al quinto giorno, l’introito calorico viene ridotto a circa 800 calorie, seguendo lo stesso schema.

CHI PUÒ SEGUIRE LA DIETA MIMA DIGIUNO

Tutti gli adulti sani normopeso, tra 18 e 70 anni, possono fare la DMD, con la supervisione di un medico e/o biologo nutrizionista specializzati, che possono seguire i pazienti in modo specifico e supportarli in caso di effetti collaterali. In genere, sopra i 70 anni la DMD è sconsigliata, a meno che si tratti di individui sovrappeso oppure obesi, sani e che non abbiano perso oltre 5% di peso negli ultimi 5 anni. Le donne incinta e in allattamento non possono fare la DMD, come pure individuisottopeso, debolie con massa muscolare bassa.

Chi pratica sport, nei giorni dedicati alla DMD, devesospendere allenamenti, esercizi intensi, come pureevitare competizioni. Durante i 5 giorni della Dieta Mima Digiuno, infatti, è consentita solo la camminata veloce, anche la pratica del nuoto va interrotta in quei giorni. Inoltre, èconsigliatoevitare docce calde e prolungate, per prevenire eventuali svenimenti.Fare attenzione anche a mettersi alla guida.

Chi soffre di patologie specifiche (diabete, malattie cardio-vascolari, autoimmuni, neuro-degenerative, tumori etc.) può seguire la DMD solo con l’approvazione del medico curante e dello specialista, insieme a un nutrizionista specializzato in DMD o digiuno terapeutico. Anche chi fa uso di farmaci deve riferirsi al medico, soprattutto in caso di diabete e assunzione di insulina, per cui la DMD risulta esserepericolosa.

QUANDO VASEGUITA LA DIETA MIMA DIGIUNO

La DMD, per individui sani con alimentazione normale, che praticano poca attività fisica, può essere eseguita ogni 4 mesi (ovvero 3 volte all’anno). Persone sane con alimentazione corretta e che praticano regolarmente sport, possono farla 2 volte l’anno,ogni 6 mesi. In altre situazioni, la frequenza va aumentata, per massimizzarne gli effetti.In caso di presenza di uno o due fattori di rischio per patologie croniche, la DMD va seguita da una volta ogni 3 mesi fino a 1 volta al mese.

In genere, le persone prediligono seguire la DMD durante la settimana, dal lunedì al venerdì, per non interferire con eventuali situazioni sociali nel weekend. Infatti, è importante anche trovare il momento più adatto, cosicché seguire la DMD non sia un peso. La settimana prima è consigliata un’alimentazione completa, che comprenda anche la giusta dose di proteine (0,8 g ogni chilo di peso corporeo al giorno), più l’integrazione con prodotti multi-vitaminici e omega 3. In tal modo, l’organismo è perfettamente nutrito e pronto per affrontare qualche giorno di restrizione calorica.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Valter Longo, La dieta della longevità, Vallardi Editore 2016
  2. CW CHeng et al.; Prolonged Fasting Reduces IGF-1/PKA to promote hematopoietic-stem-cell-based regeneration and reverse immunosuppression; Cell Stem Cell, june 2014
  3. KK Ray et al; Statins and all-cause mortality in high-risk primary prevention: a meta-analisys of 11 randomized controlled trials involving 65,229 partepipans. Archives of Internal Medicine, 170, 2010

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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