NUOVO STUDIO CLINICO SULL’ANALISI DELLA DIETA, SUGGERISCE CHE LO SQUILIBRIO LIPIDICO RALLENTA IL CANCRO

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  • 23 Dicembre 2021

Una nuova ricerca per capire come la dieta influisce sulla crescita del tumore e migliorare i trattamenti farmacologici.

Lo studio, pubblicato su Nature, evidenzia come alcune diete, come quelle che limitano periodicamente le calorie e guidano i cambiamenti metabolici associati al digiuno, oppure le diete chetogeniche a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi, stiano emergendo come interventi nutrizionali che possono ritardare la crescita del cancro e aumentare l’effetto antitumorale dei farmaci.

In particolare, uno studio di Lien e colleghi ha evidenziato come la dieta influenzi la crescita del cancro; i risultati sottolineano l’importanza dei livelli di calorie, proteine, grassi e carboidrati nella dieta, oltre alla sua durata e frequenza.

Gli autori hanno esaminato topi che avevano due tipi di cancro: adenocarcinoma duttale pancreatico, (tumore maligno del pancreas) e cancro del polmone. I due tipi di topi sono stati sottoposti a una dieta a restrizione calorica del 40% attraverso la riduzione di carboidrati per 25 giorni o a una dieta chetogenica per 20 giorni composta da un normale livello di calorie ma costituita da un apporto di 90% di grassi, 9% di proteine e 1% di carboidrati. I ricercatori hanno scoperto che entrambe le diete hanno portato a un risultato simile nella diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue, ma che la dieta ipocalorica ha ridotto la crescita del tumore in misura maggiore rispetto alla dieta chetogenica.

I livelli di glucosio sono importanti per la sopravvivenza e la crescita di molti tipi di tumore, al punto che il metabolismo del glucosio viene considerato un bersaglio per la terapia antitumorale.

Tuttavia, solo la dieta a restrizione calorica ha avuto effetti sulla crescita tumorale in quanto ha ridotto la disponibilità del glucosio alle cellule tumorali.

Gli autori hanno valutato se, oltre al glucosio, altri nutrienti influenzassero gli effetti antitumorali della dieta a restrizione calorica considerando, in particolare, la concentrazione di acidi grassi nel sangue e nel tumore. Come previsto, la dieta chetogenica portava ad averne alti livelli, a differenza della dieta a restrizione calorica, suggerendo la possibilità che alcuni acidi grassi supportino la crescita del tumore. Entrambe le diete hanno ridotto l’attività di un enzima necessario alle cellule tumorali per proliferare in un ambiente privo di grassi, tuttavia, solo la dieta a restrizione calorica riduce i livelli di grassi insaturi (i grassi “sani”) e influenza il rapporto tra grassi insaturi e saturi (quelli “cattivi”), suggerendo che il loro squilibrio influisca sulla crescita del tumore.

Al fine di valutare il meccanismo proposto, gli autori hanno dato ai topi una dieta ipocalorica, ma ricca di grassi, sottoforma di olio di palma; il rapporto di grassi insaturi e saturi torna a quello dei topi che seguono la dieta normale. Questo ha parzialmente bloccato l’effetto della restrizione calorica sulla crescita del tumore. Infatti, sebbene la dieta a restrizione calorica fosse efficace contro il cancro del pancreas e del polmone, l’aggiunta di olio di palma (e più in generale di grassi) ha arrestato gli effetti della dieta sulla crescita del tumore del pancreas.

 

COSA DICE DI NUOVO QUESTO STUDIO

Questa scoperta sottolinea la necessità di combinare diete a restrizione calorica con farmaci altamente efficaci, contro vari tumori. Infatti, la dieta a restrizione calorica a lungo termine o la più restrittiva, dieta mima digiuno (cicli periodici di una dieta in grado di limitare i cambiamenti metabolici indotti dal digiuno di sola acqua), sono efficaci contro un’ampia gamma di tumori perché ciascuna riduce i livelli di glucosio e proteine, quale ​​insulina, IGF-1, leptina e ferritina, e inoltre, alterano anche la disponibilità di amminoacidi e grassi.

Uno studio sui topi, ha evidenziato che cicli di digiuno agiscono in modo simile a un farmaco chemioterapico (gemcitabina) che ritarda la crescita di tumori pancreatici, tuttavia, solo la combinazione di digiuno e gemcitabina ha avuto un forte effetto nell’inibire la progressione del cancro del pancreas.

Pertanto, lo studio di Lien e colleghi, evidenzia come le diete ipocaloriche, ma non le diete chetogeniche, possono compromettere la crescita di tumori specifici, aprendo la strada ad ulteriori ricerche, volte a valutare il coinvolgimento di altri metaboliti nella sopravvivenza delle cellule tumorali.

 

FONTI

 

  1. de Groot, S. et al. Nature Commun. 11, 3083 (2020).
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