PERCHÉ DORMIRE POCO FA MALE AL CUORE

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 8 Agosto 2019
Sono svariati gli studi scientifici che dimostrano l’importanza del riposo notturno. Dormire poco e male, infatti, può compromettere la nostra salute sotto vari punti di vista. Se non si dorme abbastanza, per esempio, aumenta il rischio di infarto e ictus. In passato, la ricerca si era concentrata sui possibili danni al funzionamento del cuore. Un nuovo studio, pubblicato su Experimental Physiology della The Physological Society (aprile 2019),ne spiega il perché.

REGOLATORI FISIOLOGICI DEL SONNO

Un gruppo di ricercatori dell’University of Colorado di Boulder in USA (CU Boulder), guidati da Christopher DeSouza – professore di Fisiologia Integrativa – hanno scoperto le cause. Dai risultati di questa nuova indagine, emerge che gli individui che dormono meno di 7 ore per notte hanno livelli ematici più bassi di tre regolatori fisiologici. In particolare, si tratta di microRNA che influenzano l’espressione dei geni e che hanno un ruolo importante nella salute del sistema vascolare. Piccole molecole (in grado di sopprimere l’espressione genica di specifiche proteine cellulari) sulla cui funzione il mondo scientifico sta ponendo particolare attenzione, anche per quanto riguarda altre malattie, tra cui lo sviluppo di farmaci anti-tumorali.

Gli studiosi hanno analizzato i campioni di sangue prelevati da 24 adulti sani (uomini e donne) di età compresa tra 44 e 62 anni. Ai partecipanti sono stati fatti compilare dei questionari riguardanti le loro abitudini legate al sonno. I ricercatori hanno, così, scoperto che la metà dei partecipanti dormiva dalle 7 alle 8,5 ore a notte, l’altra metà, invece, dormiva da 5 a 6,8 ore ogni notte. Inoltre, sono stati misurati i livelli di nove microRNA, già associati a stato infiammatorio, funzione immunitaria e salute vascolare. I dati hanno evidenziato che chi dorme poco presenta livelli inferiori del 40-60% di miR-125A, miR-126 e miR-146a (molecole in grado di sopprimere proteine infiammatorie), rispetto a chi dorme abbastanza.

Si tratta del primo studio che ha indagato l’impatto che può avere il sonno sui tassi ematici dei microRNA. Uno studio precedente, invece, aveva dimostrato che uomini adulti che dormono meno di 6 ore a notte, presentano disfunzioni nelle cellule endoteliali (le cellule che rivestono i vasi sanguigni). Condizione che non permette una buona dilatazione delle arterie, compromettendo la funzione vascolare.

L’IMPORTANZA DI DORMIRE 8 ORE A NOTTE

Negli Stati Uniti, il 40% della popolazione dorme troppo poco, con una durata media di 6,8 ore a notte; nonostante le indicazioni dell’American HeartAssociation di dormirne almeno 7-9 ore. Il motivo per cui 7-8 ore è il numero “magico” di ore di sonno non è ancora ben chiaro. L’ipotesi più veritiera è che il numero minimo di sette ore di sonno per notte garantisce di mantenere i giusti livelli di importanti regolatori fisiologici, come i microRNA. I ricercatori del CU Boulder sono già al lavoro nei loro laboratori, con nuove indagini che permettano di determinare se è possibile ripristinare i livelli ematici di microRNA, con i benefici che ne conseguono, grazie al semplice ripristino di sane abitudini legate al sonno con una durata di 7-8 ore.

In ogni caso, utilizzando i livelli ematici di microRNA, come marker di patologie cardio-vascolari, è possibile individuare i fattori di rischio in pazienti che dormono poco, grazie all’impiego di test non-invasivi, che comportano un semplice prelievo di sangue, al posto dei metodi invasivi usati attualmente. Un nuovo meccanismo di indagine attraverso cui capire come il sonno influenza fisiologia generale e salute del cuore.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Christopher DeSouza, Jamie G. Hijmans et Al. – Insufficient sleep is associated with a pro‐atherogenic circulating microRNA signature – Experimental Physiology (April 2019)
  2. 2) Why lack of sleep is bad for your heart | CU Boulder Today | University of Colorado Boulder(data ultimo accesso 29.07.2019)

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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