PROPRIETÀ E FONTI DI OMEGA 3

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 10 Giugno 2019

Gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga sono suddivisi in due categorie: omega 3 e omega 6.Classificati in base alla loro struttura chimica, rispetto alla posizione dell’ultimo doppio legame: omega 3 in corrispondenza del terzo atomo di carbonio oomega 6 sul sesto atomo di carbonio.

COSA SONO GLI OMEGA 3

Si definiscono acidi grassi essenziali dato che il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli, ma sono necessari per importanti funzioni fisiologiche e, quindi, vanno introdotti con l’alimentazione. Omega 3 e omega 6 hanno ciascuno un metabolismo indipendente, con vie biochimiche distinte, poiché non possono essere trasformati l’uno nell’altro.I precursori degli acidi grassi essenziali sono rispettivamente: acido alpha-linoleico (ALA) per gli omega 3 e acido linoleico (LA) per gli omega 6. Il loro meccanismo di azione si fonda sulla trasformazione in sostanze biologicamente attive, gli eicosanoidi, distinti a loro volta in tre categorie di molecole: leucotrieni, trombossani e prostaglandine. I principali derivati dell’acido alpha-linoleico sonoEPA (acido eico-penta-enoico) e DHA (acido doco-saesa-enoico).

QUALI SONO LE FUNZIONI DEGLIOMEGA 3

Gli omega 3 intervengono in svariate funzioni fisiologiche, con effetti positivi su diversi apparati corporei.Gli acidi grassi essenziali, per esempio, sono componenti fondamentali delle membrane plasmatiche, tanto che ne favoriscono fluidità ed elasticità, con un miglioramento della funzione endoteliale. Ecco perché sono importanti per il benessere della pelle, soprattutto in caso di problematiche dermatologiche, come dermatiti e psoriasi. Inoltre, svolgono un ruolo importanteanche per la salute della retina e dell’apparato riproduttivo.Gli omega 3, inoltre, sono indispensabili per lo sviluppo del sistema nervosonell’embrione e durante la crescita, come pure garantiscono il funzionamento cerebrale in generale. Tanto che sono utili nel ridurre l’insorgenza di stati depressivi enella prevenzione di demenze senili lievi e morbo di Alzheimer.

A livello cardio-vascolare,hanno effetti benefici nel regolare pressione arteriosa e ritmi cardiaci, oltre che conferire elasticità alle pareti dei vasi sanguigni.Inoltre, svolgono un’azione di anti-aggregazione piastrinica, riducendo la formazione di coaguli a causa di placche aterosclerotiche, diminuendo il rischio di trombosi. Inoltrelimitano i livelli di trigliceridi e colesterolo cattivo (LDL), con effetto preventivo nei confronti di patologie cardio-vascolari.Gli omega 3, infine, sono particolarmente utili nel contrastare stati infiammatori e malattie autoimmuni come artrite reumatoide, colite ulcerosa e morbo di Chron. Si è visto, inoltre, che sono implicati anche nel ridurre il rischio di altre patologie croniche, come diabete e tumori.

IN QUALI ALIMENTI SI TROVANOGLI OMEGA 3

I vegetali contengono principalmente omega 3 ALA, che si trovano soprattutto in frutta secca(come noci, mandorle, anacardi etc.), semi oleosi (soprattutto semidi lino, chia, girasole e zucca) e nei rispettivi oli vegetali (particolarmente concentrati nell’olio di semi di lino), oltre che nell’olio di soia e nell’olio extra-vergine di oliva, rigorosamente spremuti a freddo e da assumere a crudo. Altre fonti vegetali di omega 3 sono legumi(in particolare, soia, fagioli cannellini e dell’occhio) e bevandevegetali (mandorla e avena).

Gli alimenti di origine animale, invece,contengono omega 3 a catena lunga EPA e DHA.In particolare, si trovano concentrati nel grasso dei pesci azzurri che vivono nei mari freddi(aringa, halibut, sgombro, merluzzo, salmone, sardine, tonno, pesce spada, acciughe, sogliola, platessa etc.) e anche pesci di lago e torrenti come trota ecoregono. Un buon contenuto di acidi grassi è presente anche in molluschi (cozze, ostriche, capesante, polpo) e crostacei (aragosta, gamberi).

COSA SUCCEDE IN CASO DI CARENZA DI OMEGA 3

Il fabbisogno giornaliero di EPA e DHAè di 250 mg al giorno. I sintomi legati a un deficit di acidi grassi essenziali sono vari. Nei bambini possono determinareproblemi di crescita, iperattività e disturbi comportamentali, fino a Disturbo da Deficit di Attenzione (ADHD). Negli adulti si rilevanoeruzioni cutanee, stati infiammatori, disturbi cardio-vascolari e altre malattie cronico-degenerative.In caso di carenza, è consigliato assumere integratori alimentari, sotto forma di gellule che contengono olio di fegato di merluzzo, oppure olio di sardine o salmone, sotto controllo medico o dietro indicazione di un nutrizionista.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Longo V., “Alla tavola della longevità” 2017, Vallardi Editore
  2. LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: LIPIDI – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014(data ultimo accesso 10.06.2019)
  3. Omega-3 Fatty Acids – NIH National Institute of Health(data ultimo accesso10.06.2019)
  4. Omega-3 FatsDeliver Oh Mega Benefits(data ultimo accesso 10.06.2019)
  5. Omega-3 fatty acids – World’s Healthiest Foods rich in omega-3 fats – he World’s Healthiest Foods (data ultimo accesso 10.06.2019)

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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