PROPRIETÀ E FONTI DI ZINCO

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 10 Giugno 2019

Lozinco è un minerale importante per il nostro organismo, poiché è coinvolto in numerosi processi fisiologici. Nel corpo umano è presente in quantità ridotte (tra 1,4 e 3 grammi).Costituisce la struttura di enzimi importanti ed è coinvolto nella sintesi di proteine correlate a funzioni cellulari essenziali. Lo zinco si trova associato a DNA ed RNA nei processi di trascrizione e replicazione dei geni, nonché durante la divisione cellulare.

A COSA SERVE LOZINCO

Lo zinco svolgeuna potente azione antiossidante, in grado di proteggere dall’aggressione dei radicali liberi, utile nelcontrastare e rallentare l’invecchiamento cellulare. A livello cutaneo stimola la rigenerazione dell’epidermide,facilitando la guarigione di ferite e la cura di problematiche dermatologiche. Ecco perchélo si trova spesso nella formulazione di creme. Lozinco è così indispensabile per lasalute della pelle, poiché è coinvoltonella sintesi di collagene, insieme alla vitamina C. Lo zinco favorisce l’assimilazione di altre importanti vitamine, tra cui la vitamina A e quelle del gruppo B.In sinergia con la vitamina A, lo zinco è un valido sostegno nel garantirela funzione visiva, in particolare agevolando la visione crepuscolare.

Lo zinco ha un ruolo importantenelcorretto funzionamento del sistema immunitario(grazie alla stimolazione del timo), soprattutto contro infezioni batteriche a carico delle vie respiratorie, virus influenzali e sintomi da raffreddamento.Inoltre, lo zinco è fondamentaleanche per il sistema nervoso centrale, poiché sostienele funzioni intellettive, come concentrazione e memoria, nonchéaiuta a contrastare gli effetti dello stress.Lo zinco è necessarioallasintesi di vari ormoni, tra cui insulina, timulina, ormoni sessuali e ormone della crescita.Durante la gravidanza, per esempio, è fondamentale perlo sviluppo del feto. In bambini e adolescenti, poi, lo zinco è indispensabile a garantire unacrescita equilibrata. Lo zinco, inoltre, stimola il corretto sviluppo degli organi sessuali e favorisce la fertilità.

LE CONSEGUENZE DI UNA CARENZA DI ZINCO

Il fabbisogno giornaliero di zinco varia in base a età e sesso.Negli uomini 10 mg, nelle donne 8 mg, in gravidanza e in allattamento sale fino a 15 mg; in bambini e adolescenti è variabile (da 3-5 mg a8 mg). La mancanza di zinco può essere causata da malassorbimento o eliminazione eccessiva; oppureda patologie epatiche o malattie croniche. Anche un’alimentazione poco varia e/o una dieta vegetariana sbilanciata(con poche proteine) possonoportare a un deficit di zinco.La sua carenza, inoltre, può generare infiammazioni intestinali, con un conseguenteindebolimento del sistema immunitario.

I sintomi legati a unacarenza di zinco sono vari: stanchezza, torpore mentale, mancanza di appetito, gusto e olfatto alterati, eruzioni cutanee, cicatrizzazione lenta, caduta di capelli, indebolimento immunitario, aumento di infezioni, problemi di fertilità, perdita di memoria e deficit intellettivi.Una mancanza di zinco ha come conseguenza anche carenza di vitamina A. Nei bambini, può dare problemi di crescita.I nutrizionisti possono indicare di assumereintegratori alimentari di zinco, scelti e dosati in base alla situazione.Attenzione però a evitareeccessidi zinco, dovuti a sovradosaggio nel consumo di integratori,per cui si possono avere intossicazioni. In tal caso i sintomi sono: nausea, vomito, diarrea efebbre.

LO ZINCO NEGLI ALIMENTI

Se si segue una dieta varia ed equilibrata se negarantisce il fabbisogno. Lo zinco si trova principalmente negli alimenti di origine animale. In particolare, in ostriche (che ne contengono la concentrazione maggiore), molluschi epesce. Ha un buon contenuto di zinco anche la carne rossa (manzo e agnello), soprattutto frattaglie e fegato. Lo zinco si trova anchenel tuorlo d’uovo, nel latte e nei latticini.

Lo zinco presente nei vegetalirisulta meno biodisponibile per l’organismo umano, poiché i vegetali contengono fibre e fitati (sostanzedefinite anti-nutrienti)che formano un complesso insolubile e ne riducono l’assorbimento. Tra le fonti vegetali di zinco troviamo cereali integrali, legumi (fagioli), frutta secca (noci, arachidi), semi oleosi (sesamo, papavero, zucca e girasole), funghi, lievito di birra e cacao.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Sali minerali – Informazioni generali – EPICENTRO (data ultimo accesso 10.06.2019)
  2. Sali minerali – Oligoelementi o microelementi – EPICENTRO (data ultimo accesso 10.06.2019)
  3. LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: MINERALI. Fabbisogno medio (AR): valori su base giornaliera – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014(data ultimo accesso 10.06.2019)
  4. MicronutrientFacts – CDC(data ultimo accesso 10.06.2019)
  5. Zinc – NIH National Institute of Health(data ultimo accesso 10.06.2019)

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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