PROPRIETÀ E FONTI DI VITAMINA PP (NIACINA)

  • di Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
  • 20 Giugno 2019
La vitamina PP (o B3), detta niacina,fa parte del gruppo delle vitamineidrosolubili, ovvero quelle vitamine che si sciolgono in acqua e che, non essendo accumulabili dal corpo umano, vanno assunte ogni giorno attraverso il cibo. La niacina è fondamentale per una serie di reazioni biologiche essenziali per l’organismo.

A COSA SERVE LA VITAMINA PP

Composta da due molecole, acido nicotinico e nicotammide (nei vegetali, il primo, e nei tessuti animali, la seconda), la vitamina PP è alla base di importanti processi fisiologici. Partecipa alla respirazione cellulare, come coenzima alla catena respiratoria e nella produzione di energia.La vitamina PP è tra i componenti di due importanti coenzimi (NAD e NADP) e, in tale veste, partecipa a molte reazioni di ossidoriduzione con la funzione di cedere e/o acquistare ioni idrogeno.

La vitamina PP, inoltre, è utile per il metabolismo di carboidrati, proteine e grassi, oltre che essere coinvolta nella sintesi degli amminoacidi. A livello cardio-vascolare, poi, la niacina favorisce la circolazione sanguigna e riduce i livelli di colesterolo.Inoltre, fa bene alla pelle e preserva la salute delle mucose gastriche e dell’intestino. La vitamina PP, infine, è fondamentale anche per il buon funzionamento del sistema nervoso erisulta utile in caso di stress e ansia, oltre che migliorare memoria e sonno. La niacina ha anche un effetto tonico nel contrastare sensazioni di debolezza e stanchezza sia fisica sia mentale.

IN CASO DI CARENZA DI VITAMINA PP

Ilfabbisogno giornalieroè di 6,6 mg ogni 1.000 kilocalorie assunte con l’alimentazione, ovvero18 mgal giorno per un uomo adulto, 14 mg per le donne, che sale a 22 mg durante la gravidanza e in allattamento. Neibambini va dai 7 mg durante l’infanzia fino a 18 mg durante l’adolescenza.

La sua carenza, in Italia a inizio ‘900,è stataassociata alla pellagra, una malattia che provoca pelle secca e desquamata con macchie rosse, disturbi intestinali, lesioni gastro-intestinali, diarrea, fino a disfunzioni neurologiche e schizofrenia. Questa malattia eradiffusa tra la popolazione poverache si nutriva principalmente di mais (oltre che quasi per nulla di cibi animali). Il mais, infatti, oltre a essere povero di niacina, è ricco di una sostanza (anti-vitamina PP) che si combina con la PP e la rende non-disponibile.

Ai giorni odierni, un deficit di niacina può dare vari sintomi: mal di testa, irritabilità, atonia muscolare, dimagrimento, intestino irregolare, digestione difficile, nausea, vomito, alitosi, dermatite, problemi a gengive e lingua (glossite). Anche un sovradosaggio (dovuto a uso diintegratori) può dare effetti collaterali quali: vampate, pressione bassa, prurito, eritema, mal di testa, dolore all’addome superiore, nausea e diarrea.

IN QUALI ALIMENTI SI TROVALA NIACINA

La niacina viene sintetizzata dall’organismo a partire dal triptofano, un amminoacido essenziale che si trova nelle proteine animali. Ecco perché le principali fonti di vitamina PP sono i cibi di origine animale (sotto forma di nicotammide), specialmente carni bianche(come tacchino e vitello), carne rossa e fegato di manzo. Nel pesce, la niacina si trova soprattutto in tonno, salmone, acciughe, sarde e pesce spada. Anchelatte e formaggi, sono ricchi di questa vitamina; mentre le uovane contengono una bassa quantità.

Tra gli alimenti di origine vegetale, la vitamina PP (come acido nicotinico) abbonda incereali integrali, legumi secchi e arachidi, mentre frutta e verdura in generale ne contengono poca. La niacina è presente anche nel lievito di birra.Nei cereali, la niacina è legata a peptidi, glicopeptidi o polisaccaridi; nel mais diventa disponibile solo se trattata in ambiente basico: per questo motivo la niacina delle tortillas messicane è assorbibile dall’organismo, mentre quella della classica polenta delle nostre pianure no.La niacina è contenuta anche nel caffè come derivato metilato trasformabile, durante il processo di tostatura dei chicchi, in acido nicotinico biodisponibile per il nostro organismo.

Un’alimentazione bilanciata e varia, con un introito sufficiente di alimenti di origine animale, garantisce un apporto adeguato di vitamina PP. In caso di carenza, medico o nutrizionista possono consigliare l’assunzione di integratori di vitamina PP ad anziani, chi pratica sport a livello medio-alto e chi svolge attività fisiche pesanti; come pure a chi ha subito ustioni per favorire la rigenerazione cellulare.

Per ulteriori approfondimenti scientifici, legati a un corretto stile di vita e a sane abitudini alimentari, visitate il sito della FONDAZIONE VALTER LONGO, dove trovate anche diverse pubblicazioni di studi clinici.

FONTI

  1. Vitamine – Informazioni generali – EPICENTRO (data ultimo accesso 26.06.2019)
  2. Vitamine – Studi – EPICENTRO (data ultimo accesso 26.06.2019)
  3. LARN – Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: VITAMINE. Fabbisogno medio (AR): valori su base giornaliera – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014 (data ultimo accesso 26.06.2019)
  4. Vitamin and Mineral Supplement Fact Sheets – NIH National Institute of Health (data ultimo accesso 26.06.2019)
  5. Niacin – NIH National Institute of Health(data ultimo 26.06.2019)

In collaborazione con Redazione Fondazione Valter Longo Onlus
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